Quando si parla di questo argomento esiste una sola regola, importantissima e fondamentale:
LE PIANTE DA GIARDINO NON SONO COMMESTIBILI.
Qualsiasi pianta utilizzata a scopo decorativo, sia essa albero, arbusto, siepe, erbacea perenne, graminacea, palma, ecc... è da ritenersi inadatta al consumo umano.
Questa lista è un vademecum di quali sono i rischi che si possono correre se vengono ingerite parti di piante ornamentali. Non è omnicomprensiva, le piante che hanno effetti nocivi se ingerite sono molte altre e questa lista ne riporta solo alcune.
Qualora ci fosse un' ingestione accidentale rivolgetevi subito alle autorità sanitarie competenti (118 o Pronto Soccorso Veterinario per cani, gatti e altri animali domestici).
(Qui e qui trovate una lista più estensiva).
Tutte le parti dell'ippocastano sono velenose, e causano nausea, spasmi muscolari e talvolta paralisi.
La pianta causa dermatiti al contatto, e la sua ingestione può causare problemi all'apparato digerente e difficoltà respiratorie.
In caso di ingestione prolungata gli antrachinoni contenuti nell'aloe possono provocare gravi danni derivanti dalla carenza di potassio.
Anthurium
Diffusissima come pianta da appartamento, la sua linfa può causare irritazioni a occhi e pelle, mentre i cristalli di ossalato di calcio presenti in essa la rendono velenosa.
Tutte le parti delle piante appartenenti ai generi Azalea e Rododendro sono velenose, e causano nausea, vomito, depressione, difficoltà respiratorie e coma, ma raramente sono fatali. Plinio il Vecchio riporta alcune intossicazioni dei soldati dell'esercito romano causate dall'ingestione di miele di fiori d'azalea.
Tutte le parti di queste piante sono velenose poiché contengono scopolamina e atropina, spesso fatali.
Convallaria majalis – Mughetto
Il mughetto è velenoso poiché contiene 38 diversi tipi di cardiocinetici (e i fan della serie TV “Breaking Bad” lo sanno bene).
La ginestra colorata contiene alcaloidi che indeboliscono il cuore e il sistema nervoso.
Tutte le parti della Daphne sono velenosi, e causano bruciature alla bocca e al tratto digestivo, spesso seguite da coma. È spesso fatale.
Digitalis purpurea
Già citata da Pascoli nella sua famosa poesia, tutte le sue parti (semi, foglie, fiori) sono velenose, e causano irregolarità nel battito cardiaco, problemi all'apparato digerente e confusione. Può essere fatale.
I frutti e le foglie di Euonymus sono velenosi, e contengono alcaloidi e altre sostanze che possono provocare danni ai reni e portare alla morte.
Euphorbia pulcherrima – Stella di Natale
La Stella di Natale, spesso usata come decorazione di piatti durante le feste, contiene lattice e può causare reazioni allergiche. Inoltre, se ingerita può causare diarrea e vomito.
Tutte le parti di questa pianta sono velenose, e causano nausea e vomito. È spesso fatale, e anche il miele fatto coi suoi fiori può causare disturbi.
L'edera comune viene chiamata in inglese 'Poison Ivy' (edera velenosa), poiché le sue foglie e le sue bacche sono velenose e possono causare dolori allo stomaco, affanno respiratorio e portare al coma.
Tutte le parti dell'ortensia contengono glicosidi cianogenetici e sono moderatamente tossiche.
Iris
Quasi tutte le parti dell'Iris sono velenose (rizomi e foglie), e anche maneggiare le piante può causare delle reazioni allergiche o delle irritazioni alla pelle.
Tutte le parti, in particolar modo i semi, sono velenosi e possono essere letali se consumati in grandi quantità. La tossina principale è la citisina, e tra i sintomi ricordiamo sonnolenza, vomito, eccitazione, convulsioni, dilatazione ineguale delle pupille, diarrea, coma e morte.
La tossicità della Lantana non è ancora stata appurata, alcuni studi sostengono che i frutti non maturi possono essere tossici, mentre altri sostengono che siano commestibili quando sono maturi. Per sicurezza è consigliabile considerarli tossici.
Le bacche e le foglie sono velenose, e possono causare disturbi all'apparato digerente e al sistema nervoso a causa della presenza di siringina.
Melia azedarach – Lillà delle Indie
I frutti sono velenosi se ingeriti in grandi quantità, e i sintomi sono perdita di appetito, vomito, costipazione, diarrea, sangue nelle feci, dolori allo stomaco, congestione polmonare, arresto cardiaco, rigidità, perdità di coordinazione e debolezza generale. La morte sopraggiunge dopo circa 24 ore.
Tutte le parti della pianta sono tossiche, e possono causare danni all'apparato digerente, problemi cardiovascolari e dermatiti di contatto. Il fumo dell'oleandro bruciato può causare reazioni polmonari e può essere fatale.
Passiflora caerulea – Fiore della Passione
Le foglie contengono glicosidi cianogenetici che si scompongono in cianuro.
I frutti, le foglie e i semi contengono glicosidi cianogenetici e amigdalina, che causano gravi disturbi se vengono ingeriti.
Tutte le parti del Rhus contengono bassi livelli di urushiol, che può causare reazioni cutanee, specialmente nelle persone allergiche.
Tutte le specie di questo genere producono lectine tossiche, presenti specialmente nei frutti e nei semi, e il loro effetto tende a essere temporaneo e non letale.
Le radici, le foglie e i frutti non maturi sono considerati velenosi poiché causano nausea e problemi di digestione. Le bacche mature devono essere cucinate prima di essere consumate.
Quasi tutte le parti del tasso contengono taxolo e sono tossiche, in particolar modo i semi, se masticati.
Tutte le parti della pianta contengono wistarina, un glicoside tossico che se ingerito può causare nausea, vomito, dolori allo stomaco e diarrea, sintomi che possono degenerare in gravi gastroenteriti.
Zantedeschia aethiopica
Tutte le parti della Zantedeschia sono tossiche poiché contengono ossalato di calcio, che provoca irritazione e rigonfiamento della bocca e della gola, vomito e diarrea. Può essere fatale.